Salve lettori, il mese di giugno si avvia al suo epilogo ed è tempo di bilanci. Come è andato questo mese “librosamente” parlando? Io ammetto di aver un po’ esagerato: ho comprato diversi libri cartacei ed ebook, che spero di leggere quanto prima. In questo penultimo giorno del mese nel quale la città di Roma festeggia i suoi Santi patroni, vi parlo di un romanzo che mi ha tanto delusa. Mi riferisco a “Un’incantevole tentazione – Eversea” di Natasha Boyd (Giunti editore).
Keri Ann, giovane cameriera in un ristorante, sta per chiudere il locale, ma un ragazzo incappucciato non ha alcuna intenzione di alzarsi. La sorpresa della giovane è immensa quando scopre che l’odioso ragazzo altri non è che Jack Eversea, star di Hollywood, playboy incallito, molto amato dalle donne di tutto il pianeta. Jack le spiegherà di trovarsi lì per nascondersi. Tra i due nasce una strana amicizia destinata ben presto a divenire qualcosa in più, se non fosse che il bel Jack è costretto a fare i conti col suo passato.
“Avvertivo con forza il pericolo di una cotta in arrivo per una persona che non conoscevo, non veramente, almeno. Ma forse per riuscire a capire mi serviva stare un altro po’ di tempo nel suo piccolo mondo egocentrico.”
Ecco, sono qui, linciatemi pure. Dunque, ho letto questo romanzo dopo averne sentito parlare ampiamente in maniera entusiasta, ma purtroppo, la mia lettura non si è rivelata tale, anzi devo ammettere che è stata particolarmente lenta.
Il romanzo si presenta come un cliché continuo e prevedibile persino nel grandissimo colpo di scena.
Keri Ann, la protagonista, è una giovane di 22 anni, pura e inesperta, si pensi che non è mai stata baciata. Innamorata del personaggio interpretato dall’attore Jack e forse confondendo recitazione e realtà, in brevissimo tempo si arrende all’adone che le è dinanzi. Da bambina timorosa dell’amore si trasforma in una femme fatale, capace di provocare la sua preda, per poi tornare a essere la bambina dal cuore spezzato.
Jack Eversea, bellissimo, tatuatissimo, re indiscusso del gossip mondiale, perde la testa per una ragazza qualunque, ma vacilla dinanzi al grande scoop, per poi comprendere e tornare sui suoi passi.
Nel romanzo sono trattati anche tematiche complesse quali la morte di entrambi i genitori e la violenza sulle donne, che forse meriterebbero un’attenzione maggiore. Esse infatti vengono presentate ed esaurite in poche righe.
Assente è un vero e proprio ritratto psicologico dei personaggi: perché agiscono in una determinata maniera? mi sono chiesta continuamente.
L’autrice dà grande rilievo alla trama e lo fa servendosi di uno stile semplice, fluido, molto dialogato, diretto e descrittivo anche nei momenti hot. Il coinvolgimento emotivo del lettore è altalenante, sicuramente nella prima parte del romanzo è maggiore per poi scendere man mano che la trama si sviluppa.
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Grazie della lettura, alla prossima 🙂
Ciao cara, ti chiedo scusa se sono un po’ assenteista in questo periodo, ma con il mio libro in uscita sono super incasinata, spero mi perdonerai.
Ti auguro una felicissima serata!
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Ciao, figurati, ti capisco benissimo! Ti faccio un mega in bocca al lupo per il tuo romanzo 😉
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Crepi! Grazie!
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