RECENSIONE DI… “PARIGI È SEMPRE UNA BUONA IDEA” DI NICOLAS BARREAU


Salve lettori, puntuale torna l’appuntamento con il domino letterario. Vi lascio, come sempre, il calendario con l’iniziativa completa.

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Questo mese ho scelto di proporvi un romanzo che volevo leggere da un po’, ambientato nella città dell’amore con dei protagonisti davvero niente male. Mi riferisco a “Parigi è sempre una buona idea” di Nicolas Barreau (Feltrinelli editore).

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Rosalie Laurent è una giovane donna che si è messa in gioco riuscendo a far diventare la sua passione un lavoro. Da anni, infatti, ha aperto in rue du Dragon, una piccola cartoleria dove vende anche bigliettini disegnati da lei. La sua è una vita semplice, una lotta continua per difendere il suo sogno e per pagare l’affitto, fino a quando Max Marchais, celebre scrittore di opere per bambini, tornato a scrivere dopo anni di silenzio, spinto dal suo editore, commissiona proprio a Rosalie le illustrazioni del suo nuovo libro. La Tigre Azzurra, così si intitola la simpatica storiella, diviene presto un successo editoriale e per Rosalie la vita è più rosea. Tuttavia un giorno, un aitante ragazzo americano fa irruzione nella cartoleria, attratto dal libro esposto in vetrina, e da lì tutto cambia poiché quel giovane sostiene che la quella storia sia sua.

“Sono le mezze verità, le frasi non dette, i sentimenti nascosti e tutte le cose che ognuno tiene per sé a offuscare la magnifica chiarezza dell’infanzia, e a disorientarci perché un bel giorno abbiamo capito che nella vita esiste un’unica verità?”

Dopo i primissimi capitoli partiti un po’ in sordina, il romanzo entra ben presto nel vivo con la sua trama frutto di un crescendo di situazioni, alcune delle quali apparentemente equivoche, segreti e rivelazioni in grado di spiazzare.

Rosalie è una ragazza semplice. Sognatrice, ha imparato a fare tutto da sé, non avendo paura di affrontare rischi e difficoltà rimanendo sempre fedele al suo sogno, nonostante la mancata piena approvazione da parte della madre. L’improvviso successo se da un lato sembra spiazzarla, dall’altro rafforza la sua indole sognatrice, portandola a coltivare ancor di più il suo sogno senza perdere mai il contatto con la realtà. Determinata a scoprire la verità, dopo un primo momento d’incertezza,non esita a scendere in prima linea e a scoprire il segreto nascosto in quel libro per bambini.

Decisamente interessanti sono le due figure maschili.

Max Marchais è un uomo ormai stanco. Invecchiato anagraficamente e psicologicamente, sembra aver svanito la vena artistica ma quando gli viene quasi imposto di dare vita a una nuova opera ecco che il successo di un tempo torna a baciarlo. Apparentemente burbero, nasconde dietro una sorta di antipatia, la solitudine esistenziale nella quale si trova a vivere, in una casa oggettivamente troppo grande tra oggetti che gli riportano alla mente tanti ricordi.

Robert Sherman ha deciso di non seguire le orme di famiglia. Ha rinunciato a una carriera da avvocato per la letteratura ed è a Parigi per tenere alla Sorbonne un ciclo di seminari su Shakspeare. Adora Parigi poiché era stata la madre, morta di recente, a trasmettergli questo amore, colei che ogni sera gli raccontava una favola che aveva inventato appositamente per lui. Il suo ingresso sulla scena è rapido e sconvolgente e durante tutto lo svolgersi della narrazione imprimerà svolte significative agli eventi. Personaggio dinamico, determinato e fragile al tempo stesso, si cimenta in un’impresa complessa ed emotivamente pesante destinata a incidere sulle vite degli altri personaggi.

L’autore cura dettagliatamente l’ambientazione e sceglie una prosa semplice, scorrevole e fluida che rende appieno gli stati d’animo dei personaggi e permette il coinvolgimento da parte del lettore, immerso nelle vicende narrate.

Un romanzo piacevole e interessante. Una lettura con un pizzico di “giallo” nella quale sono presenti tutte le sfaccettature dell’amore.

3emezzo

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Grazie per la lettura, alla prossima 🙂

37 pensieri su “RECENSIONE DI… “PARIGI È SEMPRE UNA BUONA IDEA” DI NICOLAS BARREAU

  1. carraghsheridan ha detto:

    Questo è il libro che mi ha fatto rivedere la mia posizione su Barreau. Mi ero innamorata dei suoi primi due libri ma non mi è piaciuto per nulla Una sera a Parigi, tanto da aver deciso di non leggere più niente di suo poi ho letto Pairigi è sempre una buona idea per caso e devo dire che è tornato il Barreau di cui mi ero innamorata. Dolce, leggero, romantico e comunque Parigi è sempre Parigi.

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  2. thebookperfect ha detto:

    Anche io ho letto questo libro, e sinceramente non mi ha colpita molto. Più che il libro in sé lo stile dell’autore. Ma con questo non voglio dire che il libro non merita di esser letto. C’è di peggio in giro 🙂 ❤

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