Salve lettori, quanti di voi sono curiosi di scoprire quali autori si sono aggiudicati i diversi premi letterari? Vi porgo questa domanda perché il romanzo del quale sto per parlarvi affronta proprio questa tematica. Mi riferisco a “Ritratto di giovane donna con mostri” di Pola Oloixarac (Ponte alle grazie). Ringrazio la casa editrice per avermi spedito una copia.

Mona, giovane scrittrice peruviana dalla pelle scura trapiantata in California, autrice di un romanzo che ha ottenuto grande successo, inaspettatamente scopre di essere tra i candidati per il più importante premio letterario europeo. Incredula, parte verso la Svezia dove trascorrerà un periodo assieme ad altri autori, provenienti da tutto il mondo tra conferenze ed esperienze di socialità. Solo al termine di questo meeting verrà rivelato il nome del vincitore. Man mano che i giorni passano, Mona farà la conoscenza dei colleghi coi quali scambierà opinioni letterarie e non solo mentre una strana sensazione interiore di violenza la pervaderà sempre più.
“Possiamo scrivere solo come travestiti. Ci trasformiamo in qualcosa di assurdo perché l’assurdo vive dentro di noi.”
Ricevere un premio letterario è il sogno di ogni scrittore. Se poi questo premio è il più importante riconoscimento a livello europeo, la lotta a suon di opere diviene ancor più feroce.
Mona ha esordito con un romanzo che si è rivelato un successo, è apprezzata in ambito accademico ma è altamente instabile sul piano emotivo, continuamente in balìa dell’effetto di tranquillanti e alcol che la fa vivere costantemente in un vortice di autodistruzione. I rapporti con gli altri sono estremamente difficili, spesso si rifugia dietro lo schermo del pc per abbandonarsi a momenti di intimità e per lei il confine tra ciò che è reale e ciò che è, invece, frutto della sua immaginazione è sempre più difficile da distinguere. Tuttavia, nei suoi confronti, secondo me, risulta alquanto arduo instaurare empatia.
Il ritrovo degli scrittori che concorrono per lo stesso premio prende le forme di una grande riunione fra persone diversissime tra loro che hanno in comune solo la letteratura. Ognuno ha la propria vita, i propri demoni, i propri vizi e durante i giorni trascorsi assieme spesso mettono a nudo la loro anima attraverso lunghe digressioni o atteggiamenti inequivocabili.
Temi portanti della narrazione sono la violenza e la satira nei confronti della letteratura. Il simbolismo tra queste pagine è fortemente espresso fino al grande e inaspettato finale. Lo stile della prosa è, a mio parere, poco coinvolgente, ci si perde tra la moltitudine di eventi e diviene difficile mantenere costante l’attenzione.
Un romanzo indubbiamente irriverente, forse non adatto a tutti.
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Ritratto di giovane donna con mostri
Grazie per la lettura, alla prossima 🙂