RECENSIONE DI… “THE LOVE HYPOTHESIS: IL TEOREMA DELL’AMORE” DI ALI HAZELWOOD


Salve lettori, in questo ventoso ultimo sabato di febbraio sono qui per parlarvi di un romanzo che è stato molto chiacchierato nell’universo web prima ancora che fosse tradotto in italiano. Mi riferisco a “The love hypothesis: il teorema dell’amore” di Ali Hazelwood (Sperling&Kupfer”).

Olive Smith, dottoranda in Biologia a Stanford, non è alla ricerca dell’amore infatti non ha sofferto per nulla quando è finita con Jeremy, il quale piace particolarmente alla sua migliore amica Ahn. Per far sì che la giovane esca col suo ex, Olive decide di dimostrarle che per lei è acqua passata, baciando un uomo a caso incontrato nel corridoio. Adam Carlsen, giovane professore presso la medesima università, gode di una pessima fama tra gli studenti, che lo accusano di essere particolarmente severo. Lo stupore di Olive è immenso quando l’uomo accetta di fingersi il suo fidanzato, ma, appuntamento dopo appuntamento, il rapporto tra i due diviene coinvolgente e risulta sempre più difficile mantenere il controllo della situazione, dopotutto i sentimenti non seguono alcuna logica razionale.

“Comincio a chiedermi se sia questo che significa essere innamorati. Accettare di lacerare se stessi purché l’altra persona possa restare intera.”

Tradizionalmente le discipline STEM sono associate ad ambienti accademici fortemente maschili, oggigiorno, invece, si assiste a una presenza femminile sempre più nutrita.

Olive ama la scienza sin da quando era bambina. È una studentessa promettente, desiderosa di dare il suo contributo, crede nel potere dello studio, ha pochi amici e distrazioni. Complici anche alcune vicende personali, Olive vuole dedicare tutta se stessa alla ricerca scientifica e alla sperimentazione senza preoccuparsi della vita privata o dell’amore.

Adam è un giovane professore non perfettamente conscio del suo aspetto attraente. Anche lui ama lo studio e pretende dai suoi studenti il massimo impegno perché con la scienza non si gioca e se non si è davvero motivati è bene cambiare strada. Per questo non risulta particolarmente empatico agli occhi degli studenti e lo stupore generale è enorme quando viene visto fare coppia fissa con una dottoranda.

Il rapporto tra i due nasce per pura convenienza, ognuno vivrà la propria vita fatta eccezione per alcune “finestre” in cui dovranno apparire felici e innamorati. Un accordo come un altro che si spera darà i suoi frutti, eppure, giorno dopo giorno, man mano che i due si conoscono meglio e prendono maggiore confidenza, qualcosa cambia ed ecco che si ritroveranno ad ammettere ciò che non avrebbero mai immaginato.

Lo stile della prosa è fluido, diretto, scorrevole e a tratti brioso. L’ambientazione è davvero curata, sono presenti riferimenti agli studi compiuti dai protagonisti che, tuttavia, non risultano ostici per quanti non sono esperti in materia. I personaggi (sia i protagonisti sia quelli secondari) appaiono tutti ben caratterizzati, sono normalissimi, con i loro pregi e difetti, punti di forza e fragilità.

Per il lettore risulta facile seguire gli eventi che si succedono con un ritmo sempre incalzante.

Un romanzo piacevole e rilassante. Una lettura nerd ma non troppo.

4stelle

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The love hypothesis: il teorema dell’amore

Grazie per la lettura, alla prossima 🙂

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