Salve lettori, in questo pomeriggio in cui siamo tutti reduci dal pranzo domenicale, sono qui per parlarvi di un romanzo nel quale è centrale l’elemento culinario. Mi riferisco a “Un amore all’altezza” di Ella D. Daring (Pubblicazione indipendente).

La giovane Nina vive a Saint-Pierre, una piccola cittadina ad un paio di ore da Parigi, dove gestisce un’attività di chef a domicilio. Gli affari per lei non vanno poi così bene e così quando madame Vivienne Bonnet, sua unica cliente, le chiede di recarsi a Parigi fingendo di essere lei e di portare a termine una trattativa d’affari con la Rousseau&Dupont, una società di ristoranti di lusso, la giovane non può certo rifiutare. Giunta a Parigi in compagnia del fidato amico Alain, Nina si ritroverà immersa in una vita completamente diversa da quella di provincia, inoltre si renderà ben presto conto di provare dei sentimenti nei confronti di Christofer Dupont, aitante imprenditore. A complicare tutto si inseriscono eventi inaspettati e alcuni segreti che riguardano proprio madame Vivienne.
“𝙄𝙣 𝙘𝙪𝙘𝙞𝙣𝙖 𝙨𝙞 𝙨𝙚𝙣𝙩𝙞𝙫𝙖 𝙨𝙚𝙢𝙥𝙧𝙚 𝙖 𝙨𝙪𝙤 𝙖𝙜𝙞𝙤 𝙚, 𝙖𝙣𝙘𝙝𝙚 𝙨𝙚 𝙦𝙪𝙖𝙨𝙞 𝙩𝙪𝙩𝙩𝙚 𝙡𝙚 𝙫𝙤𝙡𝙩𝙚 𝙥𝙚𝙣𝙨𝙖𝙫𝙖 𝙙𝙞 𝙣𝙤𝙣 𝙧𝙞𝙪𝙨𝙘𝙞𝙧𝙚 𝙖 𝙘𝙤𝙣𝙘𝙡𝙪𝙙𝙚𝙧𝙚 𝙪𝙣 𝙥𝙞𝙖𝙩𝙩𝙤, 𝙞𝙣 𝙧𝙚𝙖𝙡𝙩à, 𝙨𝙚 𝙦𝙪𝙖𝙡𝙘𝙪𝙣𝙤 𝙡’𝙖𝙫𝙚𝙨𝙨𝙚 𝙫𝙞𝙨𝙩𝙖 𝙘𝙪𝙘𝙞𝙣𝙖𝙧𝙚, 𝙨𝙞 𝙨𝙖𝙧𝙚𝙗𝙗𝙚 𝙧𝙚𝙨𝙤 𝙘𝙤𝙣𝙩𝙤 𝙘𝙝𝙚 𝙚𝙧𝙖 𝙞𝙣𝙫𝙚𝙘𝙚 𝙢𝙤𝙡𝙩𝙤 𝙨𝙞𝙘𝙪𝙧𝙖 𝙙𝙞 𝙨é, 𝙘𝙤𝙨𝙖 𝙘𝙝𝙚 𝙣𝙤𝙣 𝙡𝙚 𝙨𝙪𝙘𝙘𝙚𝙙𝙚𝙫𝙖 𝙨𝙥𝙚𝙨𝙨𝙤 𝙞𝙣 𝙖𝙡𝙩𝙧𝙚 𝙤𝙘𝙘𝙖𝙨𝙞𝙤𝙣𝙞 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙨𝙪𝙖 𝙫𝙞𝙩𝙖.”
Quando ci si è costruiti la propria bolla di tranquillità è difficile lasciarla. È questo che accade a Nina, giovane donna, timida, impacciata, amante della tranquillità. Grande amante della cucina, passione, questa, che ha ereditato dalla nonna di origini italiane, pur sapendo di poter raggiungere traguardi migliori, Nina sceglie di non esporsi più di tanto, si rifugia nella sicurezza della sua casa e della sua piccola città dalla quale non vuole andare via e che per lei rappresenta il posto più bello del mondo.
Quando viene obbligata da madame Vivienne a intraprendere una missione ben più grande di lei, Nina è scovolta. Tutte le sue insicurezze vengono a galla, ma, allo stesso tempo, non può di certo rifiutare, perderebbe la sua unica cliente, e così accetta di recarsi a Parigi, dove apparirà un pesce fuor d’acqua.
Pur essendo una giovane fragile, Nina cerca quanto più possibile di celare la sua sensibilità, riservando sorprese e mostrandosi molto più determinata di quel che è sino a quando è costretta a scontrarsi con la sua più grande paura.
Il rapporto tra Nina e Christofer, nato in perfetto stile commedia romantica, evolve pagina dopo pagina, si scontra con le incomprensioni e con la verità a lungo celata dalla giovane. L’uomo incarna il prototipo di chi coniuga al successo professionale un’interessante look che non lo fa passare di certo inosservato.
Riuscito è il personaggio di Alain, segretario di madame Vivienne nonché grande amico di Nina, simpatico, sempre pronto a supportare la protagonista.
Lo stile della prosa è semplice e abbastanza fluida e il coinvolgimento del lettore è pressoché costante. Piacevoli risultano le descrizioni dei luoghi e simpatica è l’idea di inserire al termine di ciascun capitolo una ricetta di Nina.
Un romanzo ideale per trascorrere una giornata primaverile. Una lettura piacevole che insegna a cogliere la forza partendo dalle proprie fragilità.
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Grazie per la lettura, alla prossima 🙂