Salve lettori, quest’oggi il blog ha il piacere di ospitare il review party del romanzo “Il piccolo vigneto in Provenza” di Ruth Kelly (Newton Compton editori). Ringrazio il blog “Tre gatte tra i libri” per avermi coinvolto nell’iniziativa e la casa editrice per avermi inviato una copia ebook.
La vita di Ava si è sempre svolta in maniera tranquilla fino a quando scopre casualmente che suo marito Mark è sommerso dai debiti. Ava, allora, per tentare di salvare la situazione e il matrimonio, decide di lasciare l’Inghilterra e di recarsi in Provenza per far fare una valutazione ai vigneti che suo nonno le ha lasciato in eredità. Giunta in Francia, mai avrebbe potuto immaginare quanto la sua vita sarebbe cambiata. Attorno a sé troverà un ambiente cordiale, semplice e rustico, tutti sono profondamente legati alla memoria del suo avo e all’ottimo vino che produceva, forse vendere non è la soluzione giusta ma, allo stesso tempo, rimettere in sesto l’attività di famiglia non è cosa da poco. Tra ottimi bicchieri di vino, dolci paradisiaci e grazie anche a Jacques, un giovane uomo molto interessante, Ava è pronta a rimettere in discussione tutta se stessa.

“«Fermati solo un momento e pensa all’ultima volta che hai fatto qualcosa per te. Quando è stata l’ultima volta che ti sei comprata qualcosa di carino?» «Mmm». Ava chiuse gli occhi mentre cercava una risposta a quella domanda. «Se ti ci vuole così tanto per ricordare allora è stato troppo tempo fa». La voce di Camille si addolcì. «Fallo per te. Per tutti questi anni ti sei messa in secondo piano rispetto alla tua famiglia».”
Basta poco per distruggere tutto quello che si è costruito. Tacere non è sempre una buona idea e tutto è destinato a essere scoperto.
Partendo da questi due concetti chiave si snoda l’intreccio del romanzo. Ava è una donna con una vita apparentemente serena. Si è realizzata, ha creato una bella famiglia, ha un marito che ama e una figlia che ormai sta iniziando a percorrere la propria strada, eppure in un attimo tutto cambia. Ecco che la donna sicura di sé lascia il posto a una creatura fragile e “persa”. L’arrivo in Provenza rappresenta per Ava una speranza e un nuovo inizio. Allontanarsi dai problemi, da colui che li ha causati ed entrare in una dimensione nuova, completamente diversa non può che rivelarsi un toccasana.
Pagina dopo pagina si assiste al suo mutamento. Torna la determinazione che talora assume i contorni della testardaggine, c’è spazio anche per i sentimenti, le incomprensioni e le sfide. Su tutto aleggia il peso del passato attraverso i ricordi dei quali il romanzo è disseminato, un grandissimo segreto di famiglia e la memoria che l’antica tenuta evoca.
Lo stile della prosa è semplice e abbastanza scorrevole. A mio parere il ritmo narrativo appare piuttosto altalenante e questo si riflette sul coinvolgimento da parte del lettore, il quale avverte momenti di stasi insieme a situazioni presentate in maniera incalzante.
Un romanzo incentrato sulla rinascita e sulle seconde occasioni. Una lettura che vuole mostrare quanto, a volte, per raggiungere un risultato sia importante accettare l’aiuto degli altri.
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Il piccolo vigneto in Provenza
Grazie per la lettura, alla prossima 🙂