RECENSIONE DI… “LOVE ON THE BRAIN. L’AMORE IN TESTA” DI ALI HAZELWOOD


Salve lettori, in questo primo giorno di Salone del libro sono qui per parlarvi di un romanzo che sicuramente conoscerete tutti, secondo volume autoconclusivo di una trilogia dedicata al mondo STEM. Mi riferisco a “Love on the brain. L’amore in testa” di Ali Hazelwood (Spering&Kupfer).

Bee Königswasser è una neuroscienziata. Finalmente, dopo tanti anni di studio, le è stata offerta una grandissima possibilità: guidare un team di lavoro alla NASA per la costruzione di un casco spaziale. Una ghiotta occasione se non fosse che al suo fianco dovrà esserci l’ingegnere Levi Ward, uomo intelligente quanto attraente che non sopporta sin dai tempi del dottorato. Tuttavia, quando qualcuno inizia a sabotare il progetto, sarà proprio Levi a essere al suo fianco e a donarle tutto il supporto di cui ha bisogno. Forse per Bee è giunto il momento di rivalutare il suo collega.

“Bee. Tu cerchi un senso di appartenenza. Cerchi qualcuno che non ti lasci andare. Sono io. Non ti ho lasciata andare per anni, anni in cui nemmeno ti avevo. Però devi darmi la possibilità di continuare a farlo.”

Lavorare a un progetto della NASA per qualunque scienziato è un sogno che si realizza. Anche per Bee è così dopo aver trascorso una vita nella quale la fortuna non è girata dalla sua parte. Rimasta orfana sin da quando era piccola, sballottata assieme alla sorella gemella da un parente all’altro, ha trovato nella scienza il suo scopo. Di aspetto anticonformista e con le idee ben chiare in testa, ammira Marie Curie al punto da considerarla un idolo alla quale rivolgersi nei momenti di difficoltà con tanto di profilo social dedicato.

Levi sa cosa vuole dalla vita: lavorare e… Bee. Già perché l’uomo arcigno, che sembra essere sempre arrabbiato ha in realtà un cuore d’oro. Peccato che gli equivoci e i malintesi sono sempre dietro l’angolo.

Il rapporto tra i due si snoda in un crescendo di ostilità fino a raggiungere la complicità grazie a un incredibile feeling che da lavorativo diviene sempre più personale.

Lo stile della prosa è semplice, fluido, ricco di dialoghi. Il ritmo narrativo veloce e i personaggi ben caratterizzati rendono il lettore parte della vicenda, il quale segue le vicissitudini di Bee e Levi con grande simpatia.

Un romanzo di evasione ma non solo poiché l’autrice affronta, con la leggerezza tipica della commedia romantica, il tema della presenza femminile nel mondo STEM attraverso le riflessioni della protagonista, la quale, molto più spesso di quanto si possa immaginare, è l’unica donna a partecipare alle riunioni dei progetti ai quali lavora.

4stelle

 

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Love on the brain. L’amore in testa

 

Grazie per la lettura, alla prossima 🙂

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