RECENSIONE DI… “UN GIORNO D’ESTATE” DI SHARI LOW

Salve lettori, il ferragosto è appena passato ma tutti noi siamo ancora in vena di trascorrere momenti di estivo relax. Anche questa mattina torna l’appuntamento con la rubrica “Letture sotto l’ombrellone”.

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Il romanzo del quale sto per parlarvi si è rivelato di un’estrema dolcezza e delicatezza. Mi riferisco a “Un giorno d’estate” di Shari Low (Newton Compton editori). Ringrazio la casa editrice per avermi inviato una copia ebook.

Il 30 maggio 2020 potrebbe essere una giornata come tante altre, invece è destinata a cambiare per sempre la vita di tre persone. Agnetha ha appena compiuto quarantacinque anni e dopo aver trascorso una vita a pensare al bene degli altri è desiderosa di mettere se stessa al primo posto. Mitchell, ex marito di Agnetha e attualmente sposato con Celeste, ex migliore amica di sua moglie, sospetta di essere tradito. Hope ha finalmente rintracciato suo padre biologico e sta per incontrarlo. Cos’hanno in comune tre personaggi apparentemente dalle problematiche così diverse? Le loro esistenze sono destinate a incrociarsi proprio durante le ventriquattro ore del 30 maggio.

“La vita va vissuta, diceva quella giovane donna. E ora la sto vivendo.”

Possono ventriquattro ore stravolgere la vita? La risposta è sì e questo romanzo lo dimostra ampiamente.

Il tessuto narrativo segue le vicissitudini di tre personaggi principali le cui vicende sono presentate da un narratore esterno.

Agnetha, profondamente altruista, ha messo da parte se stessa e la sua felicità. Dopo aver perso il suo grande amore di gioventù ha provato a ricostruire la sua esistenza con Mitchell e con le loro figlie gemelle, ma anche quell’idillio è terminato. Ora si destreggia tra il lavoro nella caffetteria di famiglia e le riunioni del gruppo di elaborazione del lutto al quale partecipa da quando ha perso anche sua madre.

Mitchell, avvocato di successo, ha ceduto al fascino di Celeste, avvenente ex migliore amica di sua moglie. Purtroppo ha capito troppo tardi che quella donna non fa per lui e il rimorso per quello che è accaduto con Agnetha lo sto sconvolgendo.

Hope è una ragazza che è stata costretta a crescere in fretta. Adottata quando era neonata, è riuscita a mettersi sulle tracce del padre biologico col quale vorrebbe provare a costruire un rapporto.

Come in una rete, i tre confluiranno in un unico fulcro comune: la caffetteria di Agnetha, dove si sta svolgendo la festa per il suo quarantacinquesimo compleanno. In un intricato flusso di eventi, i tre comprenderanno ben presto di non essere poi totalmente estranei gli uni con gli altri poiché la vita stessa con i suoi enormi corsi e ricorsi non smette di riservare sorprese ora dopo ora.

Numerosi sono i temi affrontati, tutti di grande impatto: la separazione, l’amicizia tradita, l’adozione, la malattia, il lutto, l’essere una famiglia allargata.

Lo stile dell’autrice è semplice, diretto ed efficace. Il lettore viene trasportato dalle vicende e segue con curiosità e interesse l’evolversi dei rapporti tra i personaggi e la loro personale crescita.

Un romanzo piacevole, dai protagonisti ben caratterizzati ai quali è impossibile non affezionarsi nonostante il breve arco temporale nel quale agiscono. Una lettura sulla possibilità di riscatto e sulle seconde occasioni.