RECENSIONE DI… “VIOLA, VERTIGINI E VANIGLIA” DI MONICA COPPOLA


Salve lettori, un’altra giornata di fuoco sta per terminare (perdonate l’assurdo countdown ma quest’afa sta diventano sempre più snervante). Questa sera sono qui, a pochi metri dalla finestra aperta sperando in un po’ di refrigerio, per parlarvi di un romanzo che ho letto in spiaggia e che è stato capace di farmi dimenticare per qualche ora il caldo (missione quasi impossibile, ci tengo a sottolinearlo). Mi riferisco a “Viola, vertigini e vaniglia” di Monica Coppola (Booksalad editore).

Viola, giovane donna torinese, intollerante alla vaniglia, lavora in un call center e coltiva la passione per la scrittura; ha scritto un romanzo ma non è ancora riuscita a trovare un editore disposto a pubblicarlo, perciò quale migliore occasione per riuscire nell’impresa del Salone del Libro, specie se accompagnata dalla migliore amica Emma, americana d’adozione e vulcano di vitalità? Tra incontri, favole con protagonista un pennuto, incomprensioni familiari, competizioni con la cuginetta Matilde, architetto affermato, delusioni e sorrisi, Viola scoprirà una nuova se stessa.

“Nella scrittura tu ci credi seriamente e questo romanzo ne è la prova […] quindi riprendi a lottare, delicatamente ma con determinazione, come fanno le viole.”

Il romanzo, che per certi versi ricorda una tipica commedia all’italiana, colpisce immediatamente per la sua realtà. Tutti i personaggi, Viola in primis, sono assolutamente normali, dotati di vizi e virtù tipici delle persone comuni.

Viola non è un’eroina, non ha poteri magici, non è una wonder woman, ma è semplicemente una giovane donna amante delle All Star e delle felpe dei Peanuts con un lavoro precario e un grande sogno nel cassetto. Viola sogna di diventare scrittrice e pur di realizzare questo desiderio, è pronta a mollare tutto, a lanciarsi nell’ignoto e a fidarsi. Costretta a vivere all’ombra della cugina, vera e propria star, la giovane avverte la frustrazione di sentirsi continuamente inadeguata, ma nonostante tutto, continua a considerare la famiglia uno dei cardini della sua vita. Testarda, tenace, coraggiosa sono solo alcuni degli aggettivi attribuibili all’effervescente protagonista.

Tema centrale dell’opera è il sogno di scrivere, un sogno difficile da realizzare, una strada tortuosa colma di lacrime e ostacoli, ma non per questo impercorribile.

L’autrice sceglie una prosa semplice, fluida e discorsiva. La narrazione avviene in prima persona ed è quindi Viola stessa a condurre i lettori in medias res senza annoiarli con descrizioni o eventi cornice.

Il lettore non può fare a meno di seguire le peripezie dell’intrepida Viola. Sorride nei momenti esilaranti, soffre al sopraggiungere delle delusioni e sorride orgoglioso dinanzi al grande finale.

Un romanzo leggero, di agevole lettura e originale nel suo essere assolutamente convenzionale. Un’opera dall’importante morale: credere sempre e comunque nei propri sogni senza temere i giudizi o le difficoltà. In fondo in ognuna di noi si nasconde una Viola.

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Grazie per la lettura, alla prossima 🙂

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