RECENSIONE DI… “IL FIGLIO DI RAMSES – LA TOMBA MALEDETTA” DI CHRISTIAN JACQ


Salve lettori, siamo a febbraio e qui da me sembra essere già arrivata la primavera. In questo tiepido mercoledì mattina sono qui per proporvi la recensione di un romanzo storico che ho adorato, primo volume di una quadrilogia. Mi riferisco a “Il figlio di Ramses – La tomba maledetta” (Tre60 editore).

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Egitto, regno di Ramses II. La tomba maledetta, nella quale è conservato il vaso contenente il segreto di Osiride in grado di regolare la vita e la morte, viene incredibilmente profanata e il vaso sottratto. Un’impresa ardua, quasi impossibile il cui autore può essere solo un demone o un mago capace di servirsi della magia nera. Setna, figlio minore del faraone, scriba, amante delle biblioteche e con un futuro da sacerdote, è l’unico in grado di opporsi alle forze del male e, pertanto, sola àncora di salvezza per l’Egitto. Assieme a Sekhet, bellissima sacerdotessa di Sekhmet e abile guaritrice, il giovane proverà a far luce sul mistero destreggiandosi tra pericoli e maledizioni.

“Un regno felice, un paese ricco, un popolo gioioso e all’improvviso la paura di perdere tutto e di vedere quest’armonia cancellata per sempre.”

Avevo già avuto modo, in passato, di apprezzare la bravura di Christian Jacq e non appena ho appreso l’esistenza di questa nuova serie, suddivisa in quattro episodi, ho acquistato il primo volume senza alcun indugio, certa di non rimanere delusa. E così è stato.

Il romanzo unisce all’affascinante ambientazione storica le atmosfere proprie del romanzo giallo, dando vita a un connubio originale e accattivante.

I personaggi sono ben caratterizzati e inseriti all’interno del contesto storico.

Setna è, senza dubbio, il personaggio più interessante e meglio caratterizzato. Figlio del faraone, a differenza del fratello Ramesse, futuro successore di Ramses II, non ha scelto la carriera militare. Preferisce vivere un’esistenza modesta, quasi nell’ombra, intento a copiare papiri e a studiare. Caparbio, determinato e incredibilmente coraggioso, Setna è pronto a intraprendere una dura battaglia, mettendo a rischio persino la sua stessa vita. L’autore lo presenta attraverso un ritratto a tutto tondo, mostrando anche il suo lato più umano. Ciò che immediatamente colpisce il lettore è il netto contrasto fra la determinazione e i turbamenti amorosi. Quando Setna incontra la bella Sekhet si comporta proprio come un giovane della sua età, arrossisce, commette persino figuracce, teme di non essere all’altezza. A mio parere è proprio questa duplicità a fare di lui il personaggio più riuscito del volume. Setna non è un eroe perfetto. Ha paura, soffre, sperimenta l’indecisione e la paura proprio come qualunque altro essere umano.

L’autore sceglie uno stile semplice e fluido. L’opera, adatta a un pubblico eterogeneo, presenta numerose note e illustrazioni che permettono di comprendere meglio il modo di vivere a quel tempo.

Ampissimo è il coinvolgimento emotivo da parte del lettore, il quale, sin dalle prime pagine, diventa parte della vicenda, catapultato nell’antico Egitto con nella mente domande e ipotesi riguardo la soluzione del mistero.

Un romanzo accattivante e intrigante dal ritmo serrato. Un’opera capace di tenere il lettore incollato alle pagine col fiato sospeso.

Attendo il seguito con ansia e trepidazione!

5stelle

Grazie per la lettura, alla prossima 🙂

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3 pensieri su “RECENSIONE DI… “IL FIGLIO DI RAMSES – LA TOMBA MALEDETTA” DI CHRISTIAN JACQ

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